PASQUA DEL SIGNORE
Portarti al sepolcro, Signore Gesù, con ancora le tue parole che risuonano dentro: “Dopo tre giorni risorgerò”. Sarà vero? Succederà? Dolore, incertezza, impotenza, questo è nel nostro orizzonte. Forse sentiamo anche speranza, qualcuno più forte di altri, ma i fatti sono questi.
Ti portiamo nel sepolcro e lì siamo costretti a lasciarti, senza vita. Con soltanto la tua Parola di luce, che ancora deve rivelarsi, realizzarsi, contro ogni aspettativa umana.
Eppure dentro, nascosta nel buio e nel dolore, c’è una speranza, indefinita, impalpabile, quasi impossibile. E pur tuttavia, anche quella fondata su qualcosa di molto solido. Vitale.
Perché ti abbiamo seguito nella vita, abbiamo ascoltato la tua Parola, i tuoi insegnamenti. Abbiamo vissuto i prodigi che hai compiuto, segni di un Amore infinito. Siamo stati con Te, nei tempi che Tu hai donato, per conoscerti, respirarti, vedere come sei, cosa avevi da dire.
La tua presenza ha impregnato le nostre vite, ci ha conquistato, ti abbiamo seguito. Sentiamo che tutto non può finire qui, così. Sentiamo che le tue promesse di Vita non possono rimanere solo parole vuote. Deve succedere qualcosa. Non può questo sepolcro essere l’ultima parola su di Te, su di noi.
Sfolgora la luce. Le donne ci dicono ma non crediamo. Forse è impossibile, o forse è semplicemente troppo bello per essere vero. Eppure la tua Parola vince, si realizza e il Padre, quel Padre che hai manifestato, si china su di Te, ti rialza, e porta anche la tua umanità ferita nel Suo mistero infinito.
Oggi qui, con noi, con me, vuoi rendere presente tutto questo, perché diventi vita per la mia anima, per il nostro mondo.
Questa tua luce trasfigura le nostre esistenze, vuole trasformarle dal di dentro. Tu vivo dici che nulla può rimanere chiuso lì dentro per sempre.
Il tuo buio e il tuo dolore sono stati momenti di passaggio, di dono totale. Momenti nei quali hai amato fino al dono completo e totale di Te stesso. Un dono che non può rimanere chiuso, ma deve sfolgorare ovunque, in ogni cuore, nella mia vita.
Nella tua Pasqua la mia Pasqua, nella tua Vita la nostra Vita, Signore Gesù. La luce di questa notte rischiari ogni tenebra della nostra vita.
Qui ed ora, nell’anima, nelle mani che costruiscono questo mondo, nelle relazioni che viviamo, nel volerti seguire giorno per giorno.
don Valentino
DOMENICA DELLE PALME
Ti seguirò, ti seguirò o Signore, voglio camminare nella nella tua strada. Ti seguirò nella via dell'amore e donerò al mondo la vita che Tu ci dai.
Ti seguirò nella via di Gerusalemme, in mezzo alla festa di chi ti acclama. Ti seguirò nel pretorio, tra le urla di chi ti condanna.
Ti seguirò nella Cena, accoglierò il tuo dono. Il dono dell’Eucarestia, Pane spezzato, Vita donata. Il dono della tua Presenza reale in mezzo a noi. Il tuo dono per me.
Ti seguirò nell’orto degli ulivi, dove chiedi di non essere lasciato solo. Quando mi chiami a vegliare con Te.
Ti seguirò nella via del dolore, la tua Croce ci salverà. Ti seguirò nella via della gioia e la tua luce ci guiderà.
Ti seguirò quando la strada si fa difficile, perché Tu sei con me e non mi lasci mai. Ti seguirò o Signore, perché questa strada l’hai percorsa Tu per primo.
Ti seguirò Signore quando Tu credi nell’uomo, al di là di ogni apparenza; quando nulla vince il tuo fidarti di noi.
Ti seguirò quando avrai pazienza contro ogni peccato, quando verserai ancora il tuo Sangue per chi non merita questo dono.
Ti seguirò o Signore nella luce della tua Vita, perché questa luce diventi un po’ anche mia, per poi donarla a chi ho accanto.
Ti seguirò o Signore, non voglio lasciarti mai. Perché se non ti lascerò, ti avrò sempre vicino. Solo così vivo in pienezza l’umanità che Tu hai vissuto. E solo con Te sto bene
don Valentino
